La partita tra Atalanta e Milan, disputata lo scorso weekend, è stata segnata da un'accesa polemica arbitrale che ha scatenato l'indignazione dei tifosi nerazzurri. Al centro delle proteste, un gol irregolare convalidato per i rossoneri e una serie di falli non fischiati ai danni dei giocatori dell'Atalanta.
Al 29' del primo tempo, Theo Hernández ha segnato il gol del vantaggio per il Milan su un cross dalla fascia destra. Tuttavia, i replay hanno mostrato chiaramente che il terzino francese era in posizione di fuorigioco nel momento in cui ha ricevuto il pallone. L'arbitro, Fabrizio Pasqua, non ha esitato a convalidare la rete, nonostante le proteste dei giocatori atalantini.
Oltre al gol irregolare, l'Atalanta ha lamentato anche una serie di falli non fischiati ai danni dei propri giocatori. In particolare, è stato contestato un fallo su Duván Zapata in area di rigore nel primo tempo e un'entrata scomposta di Fikayo Tomori su Hans Hateboer nella ripresa.
Le decisioni arbitrali scatenate le proteste dei tifosi atalantini, che hanno contestato apertamente il lavoro di Pasqua. Sui social media, è circolata l'hashtag #IngiustiziaAtalanta, che ha raccolto migliaia di condivisioni e commenti. Anche la dirigenza nerazzurra ha espresso la propria delusione per l'operato dell'arbitro.
In un'intervista post-partita, Pasqua ha difeso le proprie decisioni, affermando di aver valutato attentamente le situazioni in campo. Per quanto riguarda il gol di Theo Hernández, l'arbitro ha sostenuto che il difensore atalantino Palomino era troppo vicino al terzino del Milan e quindi non poteva essere considerato in posizione di fuorigioco.
Le decisioni arbitrali hanno suscitato reazioni contrastanti. Alcuni commentatori hanno difeso il lavoro di Pasqua, sostenendo che le sue chiamate erano corrette. Altri, invece, hanno criticato duramente l'arbitro, accusandolo di favorire il Milan e di danneggiare l'Atalanta.
È importante notare che le decisioni arbitrali sono sempre soggettive e possono essere influenzate da una serie di fattori, come la velocità del gioco, la posizione dell'arbitro e il numero di giocatori coinvolti nell'azione.
In questo caso, è particolarmente controversa la decisione di non utilizzare la VAR (Video Assistant Referee) per rivedere le decisioni contestate. Il protocollo VAR prevede che l'arbitro debba ricorrere alla tecnologia solo in caso di "errori chiari e manifesti". Tuttavia, molti tifosi e commentatori credono che le decisioni in questione rientrassero in questa categoria e che quindi avrebbero dovuto essere riviste.
La partita tra Atalanta e Milan è stata segnata da una serie di decisioni arbitrali controverse che hanno scatenato l'indignazione dei tifosi nerazzurri. Al centro delle proteste, un gol irregolare convalidato per il Milan e una serie di falli non fischiati ai danni dei giocatori dell'Atalanta.
Le decisioni hanno suscitato reazioni contrastanti, con alcuni commentatori che hanno difeso il lavoro dell'arbitro e altri che hanno criticato duramente le sue chiamate. È importante notare che le decisioni arbitrali sono sempre soggettive e possono essere influenzate da una serie di fattori.
In questo caso, è particolarmente controversa la decisione di non utilizzare la VAR per rivedere le decisioni contestate. Il protocollo VAR prevede che l'arbitro debba ricorrere alla tecnologia solo in caso di "errori chiari e manifesti". Tuttavia, molti tifosi e commentatori credono che le decisioni in questione rientrassero in questa categoria e che quindi avrebbero dovuto essere riviste.
Le decisioni arbitrali continuano a essere un argomento di accesi dibattiti nel mondo del calcio. Alcuni sostengono che la VAR abbia migliorato la precisione delle chiamate, mentre altri credono che abbia reso il gioco troppo meccanico. È probabile che il dibattito continui per molti anni a venire.
